Coronavirus Covid-19 La truffa delle dichiarazioni On-line

Le truffe a seguito della pandemia di coronavirus Covid-19 non sono solo quelle dovute a ricarichi ingiustificati sui DPI (Dispositivi di Protezione Individuale), ma anche on line stanno spuntando alcuni siti dediti al phishing (tecnica fraudolenta di acquisizione di dati).  Sfruttano l’incapacità tutta italiana di capire come muoversi in internet e la vulnerabilità di una parte della popolazione che non ha accesso a un’informazione corretta e agli strumenti accessori della tecnologia digitale.

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo prevede, per gli spostamenti delle persone, un’autocertificazione da consegnare alle forze di Polizia a seguito di un eventuale controllo. Questa autocertificazione deve essere compilata con una serie di dati personali sensibili, la dichiarazione che il motivo dello spostamento sia per necessità e la firma in calce. La firma sopratutto è una delle cose più importanti perchè è proprio quella che dà valore alla dichiarazione.

On line si trovano alcune app e alcuni siti che forniscono un metodo di compilazione facile e veloce.

Sono truffe

Come spiega bene la testata Open, la certificazione on line non ha valore alcuno e non serve a nulla, specie se, come suggerisce un sito, non serve neppure stamparla ma basta far vedere sullo smartphone il pdf con la dichiarazione.

Perché una truffa?

Ho preso in esame una paio di siti: dichiarazione dot online  e autodichiarazione dot online (non li linko perché abbasserebbero il raking del mio sito)

Partiamo dal primo: Si presenta con una grafica del tutto simile a quelli istituzionali dei vari ministeri. Peccato che non funzioni nulla, i link riportano solo alla home page, la GDPR non esiste e la privacy policy non è pervenuta. L’unica cosa che funziona è il form dove inserire i dati. Il domino è registrato in Francia mentre il server è negli Stati Uniti. Ha un tool per nascondere i dati del registrante. L’unica cosa che funziona è il link al Ministero dell’Interno. Non ho ancora trovato il genio che ha fatto questo sito (non mi ci sono ancora messo ma non sarà difficile trovarlo, prima  o poi lo faccio).

Il secondo ora non funziona, forse un errore di server o un sovraccarico lo ha mandato in down e qualche problema di certificati lo segnala come pericoloso. Fortunatamente. Per questo è stato più facile trovare dati. Il sito pare essere intestato a un certo Francesco Ceccano detto Gianni, molto attivo su Twitter. Pare che lavori in un’azienda (Dataviz srl) che si occupa di elaborazione e gestione dati (strano vero?) Ha spammato parecchio questo modulo su twitter e continua a farlo. La GDPR è solo un abbozzo non esaustivo e non è a norma visto che non indica in nessun modo come vengono gestiti i dati, chi è il responsabile del trattamento e come vengono conservati. Non esiste la possibilità di contattare nessuno per la rimozione o la rettifica dei dati, in pratica viene meno il dirotto all’opposizione dell’utente.

Che succede compilando il modulo.

Una volta compilato il modulo, viene creato in automatico un file in formato pdf , che viene inviato alla mail inserita al momento della registrazione. Stampare e firmare la dichiarazione non è di per se illegale. Nel pdf sono presenti tutti i dati che vengono richiesti nel modulo originale. Manca solo la firma

Il problema è che questi dati vengono archiviati (lui dice per sole 48 ore ma non c’è assoluta certezza che lo faccia davvero e che questi dati vengano cancellati). In pochi attimi sanno come ti chiami, dove vai, in che farmacia vai, in che supermercato vai o dove lavori, sanno il tuo numero di telefono la tua mail e pure il numero della tua carta d’identità. Conoscono i tuoi spostamenti. E vendono al miglior offerente i tuoi dati personali.

Tra l’altro io non darei mai in mano il mio smartphone a un poliziotto per poi portarmelo alla bocca. Con gli stessi guanti quanti ne ha toccato prima del mio?

Mai, MAI, M A I! dare i propri dati personali compilando un form del genere

Se non potete stampare il modulo, non preoccupatevi. Le forze di Polizia hanno pronti i moduli da compilare sul momento.

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Su di me

Genovese di origine, trasferito in Riviera, da sempre appassionato di tecnologia comincio nel 2003 a smanettare su internet per poi fare della passione un lavoro.

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